SENZA FORMAZIONE CRESCITA A RISCHIO

Nuove scuole professionali, creatività e valorizzazione dei talenti le leve per vincere la crisi

05/02/2016

Corato (BA), 05/02/2016 – Formazione, innovazione, ricerca, ma anche coraggio imprenditoriale e creatività.

Queste le armi con le quali il Mezzogiorno può combattere e vincere la sfida della crisi, crescendo in competitività, generando ricchezza e nuove posti di lavoro.  

Tutti temi e soluzioni emerse dall’incontro “Il mezzogiorno alla sfida della crisi: formazione ed innovazione leve per la crescita. Il caso Maiora e le politiche della distribuzione moderna”, promosso da Maiora, centro distribuzione Despar del sud Italia e protagonista della distribuzione organizzata in Puglia e in tutto il Meridione.

A fare da padroni di casa Pippo Cannillo e Marco Peschechera, rispettivamente A.D. e CFO di Maiora, che hanno ha contribuito ad arricchire di contenuti il dibattito, raccontando l’esperienza di una realtà nuova, con una forte presenza sul territorio e proiettata versa il futuro.

 “Rinnovarsi continuamente non è una scelta ma è un’esigenza di mercato. Per farlo occorrono energie e idee sempre nuove, in assenza delle quali, soprattutto in un contesto come quello della GDO, il mercato sceglie altri operatori, più in grado di cogliere i trend del momento”, ha detto aprendo i lavori Pippo Cannillo. “La formazione è un motore fondamentale per la crescita, ma deve essere mirata a dare ai giovani gli strumenti per entrare al meglio nel mondo del lavoro e il coraggio e la preparazione per portare avanti le proprie idee”.  

Ad animare la discussione, svoltasi nel corso della mattinata del 5 febbraio, sono intervenuti Enrico Martines - Direttore Formazione, Sviluppo e Innovazione Sociale di Hewlett Packard Enterprise, Antonio Felice Uricchio - Rettore Università “A.Moro” Bari, Pasquale Casillo, A.D. di Casillo spa Carmela Lamacchia, Dip. Scienze Agraria, Responsabile Progetto New Gluten World Università di Foggia e Diego Antonacci, Impact HUB, Bari.  

Durante la prima parte della mattinata, dedicata al tema formazione e lavoro, Enrico Martines - Direttore Formazione, Sviluppo e Innovazione Sociale di Hewlett Packard Enterprise, ha posto l’accento sull’importanza dello sviluppo dei talenti. “L’educazione, come stimolo a riconoscere e sviluppare le proprie qualità, è la vera chiave per aprire le porte della competitività”, ha detto Martines, sottolineando l’urgenza di aggiornare il sistema formativo italiano. “Come Hewlett Packard Enterprise promuoviamo un approccio multigenerazionale, per parlare il giusto linguaggio agli interlocutori e sostenere le specifiche attitudini. Siamo poi impegnati in progetti legati al tema di sicurezza in rete e allo sviluppo del pensiero computazionale, come l’apertura apertura di tre centri CoderDojo, uno dei quali a Bari, mentre 100 volontari HPE si dedicano a supportare i docenti scolastici per la promozione del progetto programmailfuturo.it, in collaborazione con il CINI, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica”.  

Antonio Felice Uricchio - Rettore Università “A.Moro”, ha portato al dibattito il punto di vista dei protagonisti della formazione nella sua espressione più alta, quella universitaria. Uricchio, evidenziando i progressi fatti negli ultimi anni per ridurre il gap di preparazione che i neolaureati devono affrontare entrando nel mondo del lavoro, non nascondendo al tempo stesso quanto ancora resta da fare. “Non esiste purtroppo ancora un vero ponte formazione-azienda, e questo si riflette drammaticamente sui livelli di occupazione dei giovani”, ha chiosato il Rettore.  

A proposito di ponte formazione-azienda, Marco Peschechera, CFO Maiora, nel corso del suo intervento di presentazione delle attività Maiora, ha sottolineato la necessità di dare vita a scuole di formazione professionale dedicate al mondo del commercio, del tutto assenti oggi in Italia. “Nella situazione attuale, siamo costretti a formare i giovani praticamente da zero”, ha affermato Peschechera. “Vogliamo lanciare un messaggio, un appello, una richiesta: nel nostro Paese è praticamene assente un percorso formativo abilitante al commercio” ha poi proseguito, ricordando anche “esempi positivi, come quelli di giovani lavoratori che crescono con un percorso di sostegno dell’azienda e con le proprie capacità e voglia di migliorare”.  

La seconda parte della mattinata, incentrata sul tema innovazione e mercato, ha preso spunto da un esempio concreto di collaborazione azienda\ricerca: il progetto New Gluten World. Nato dalla partnership tra l'Università di Foggia e la Molino Casillo SpA, rappresenta, per cifre e ambizioni, il più grande spin-off d'Europa nel settore agroalimentare. Obiettivo è traghettare il metodo Gluten Friendly, ovvero il primo processo in grado di rendere il glutine del grano innocuo per i celiaci, dalla fase della ricerca a quella della produzione industriale.  

Per la prima volta, agendo soltanto sull’immunogenicità del glutine, senza eliminarlo, siamo riusciti a ottenere un grano con tutte le caratteristiche di odore, sapore e fragranza del grano tradizionale, ma al tempo stesso assolutamente sicuro per le persone che soffrono di celiachia”, ha spiegato la Carmela Lamacchia, Dip. Scienze Agraria, Responsabile Progetto dell’Università di Foggia.   “Si tratta di un’innovazione dalle potenzialità rivoluzionare”, ha aggiunto dal Pasquale Casillo, A.D. Casillo spa. “Restituire a chi soffre di celiachia la possibilità di tornare a riscoprire gusti ai quali ha dovuto rinunciare, attraverso un  processo naturalmente, a basso costo, a zero impatto ambientale e facilmente industrializzabile è una prospettiva che ci entusiasma. Per questo siamo pienamente impegnati a sostegno di questo progetto, per passare finalmente dai laboratori alla fase di industrializzazione”.  

 

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